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mercoledì 8 agosto 2012

Agosto mente mia non ti conosco!

Ebbene sì, anche quest'anno l'estate mi ha trascinato via con sé. Dapprima un po' timidamente, grazie anche al fatto che mi sono aiutata nel non mollare la pratica grazie alla magica possibilità di insegnare che il centro dove faccio yoga mi ha dato.

Ma luglio è finito e si è portato via la mia pratica quotidiana. Dapprima ridotta. Poi a giorni alterni. E così in un attimo la mente ha sopraffatto cuore e convinzioni ed ha ripreso pieno possesso della situazione.

Beh devo ammettere che anche lo scorso anno andò precisamente nello stesso modo. Ma evidentemente neanche questa consapevolezza è riuscita a fermare la scimmia che alberga nella mia mente. E che giustamente vuole andare in ferie.

Eppure ero convinta di avere interiorizzato alcune "cosette". A quanto pare (non faccio nomi tranquilli!) anche alcuni colleghi che stanno facendo il Teacher Training 1 con me si sono un  po' arenati. Ma come proprio questa volta che ci avevano assegnato la possibilità di portare avanti una meditazione per 90 giorni!

Ma la sera si esce di più, la domenica si va al mare. Perché in inverno non siamo sempre super impegnati lo stesso? Eppure c'è stato un momento in cui la sveglia mi faceva letteralmente saltare giù dal letto per fare un kriya, leggere il Japji, o anche semplicemente fare la meditazione da 11 minuti.

Ormai sarà un pezzo che vi chiedete dove voglia arrivare. In realtà oltre a condividere come mi sento, cerco di darmi una motivazione a riprendere quanto prima. Non importa quanto sia stata ferma. L'importante  è che anche quando si mette in discussione tutto, ci sia poi una voce che arriva da dentro che ti dice che devi avere fiducia e che devi andare avanti.

Lavorare su sé stessi è il compito più arduo che si possa decidere di compiere nella vita. Più di qualsiasi avventura o epopea. Nel silenzio della meditazione scopri di avere due grandi problemi. Il primo è che hai una mente che ti rende schiavo di te stesso, intrappolandoti in una rete che non segue un filo logico. Ed il secondo, solo all'apparenza più banale, è che non ti eri mai reso conto di cosa vuol dire essere consapevoli di avere un dito mignolo nel piede destro.


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