Esperimenti hanno dimostrato come anche le
sedute di meditazione meno fruttifere, producano dei cambiamenti. Il solo fatto
di sedersi a gambe incrociate e sforzarsi di riportare la mente all’oggetto di
concentrazione, genera una trasformazione.
Però non è questo che ci dobbiamo
appellare. Direi piuttosto che non ci dovremmo fare troppe domande, né avere grandi
aspettative nei confronti della nostra pratica. Anche con questo tipo di
pensieri dovremmo adottare un atteggiamento di mera osservazione. È solo in
questo modo che riusciremo a fare un po’ di ordine nella nostra mente.
Lavorare per obiettivi è
diventato un modo di essere nella nostra società. Non facciamoci ingannare da
questo cliché. Lasciamo che rimanga relegato all’ambito lavorativo (per poi
sradicarlo anche da là). Indipendentemente dalla tradizione che abbiamo deciso
di abbracciare, abbandoniamoci ad essa. Senza farci troppe domande. Quando
smetteremo di chiederci come e perché che gli effetti benefici arriveranno
maggiormente alla nostra consapevolezza.
E' proprio quando ci sembra di
ristagnare nella pratica, che avviene qualcosa che ci aiuta a non mollare. Spesso
si tratta di un piccolo salto, eppure è proprio quello che ti da la forza di andare
avanti. Perché anche quando non ce ne rendiamo conto, andiamo lo stesso verso
una nuova direzione.
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