
Le parole mi sono uscite di bocca in maniera fluida e
naturale quando mi è stato chiesto per la prima volta da una persona realmente
interessata che cosa avessi provato durante quella giornata.
C’era qualcosa di diverso dallo stato mentale che si può raggiungere durante una
meditazione concentrata ed attenta. La sensazione era quella di essere parte di
un qualcosa di più grande, oltre che del gruppo. Quando cominciava una
meditazione e stringevo le mani della persona che avevo davanti, era come se
prendessi contatto anche con le persone accanto, con l’intera fila di cui
facevo parte, con tutta la sala.
Questo vortice di energia in cui mi sono ritrovata trascinava non solo il mio corpo, ma anche la mia mente. Così il tempo sembrava
essersi fermato e una sensazione di eterno presente si faceva spazio. La mente
era concentrata, pochi i pensieri che affioravano. Uno stato di grazia mi ha
permeato fin dentro l’anima.
Non so cosa abbiano provato le oltre 200 persone che erano
con me quella domenica 18 marzo, ma mi piacerebbe che questo post arrivasse
loro (oltre tutti coloro che non erano presenti e che ora ne sono incuriositi)
e che mi lasciassero dei commenti.
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