Pagine


martedì 27 marzo 2012

Chiariamo le cose: le differenze tra yoga e pilates.


Sfogliando una delle tante riviste in commercio che trattano il tema “benessere”, mi ha incuriosito un articolo sul metodo Pilates. Nell'ultimo decennio è diventata una moda, grazie soprattutto al fatto che tanti personaggi noti (una su tutti Madonna) ne sono stati conquistati. 

Il Pilates nasce una settantina di anni fa grazie a Joseph Pilates. Nato in Germania nel 1880, Joseph diventa uno sportivo, nonostante in giovanissima età fosse affetto da rachitismo. Durante la prima guerra mondiale inizia a insegnare negli ospedali affinché i pazienti, seppur costretti a letto, non perdessero tono muscolare. Nella seconda metà degli anni ‘20 si trasferisce a New York, dove apre uno studio ed allena con straordinari risultati alcuni ballerini professionisti.

Il metodo ha la peculiarità di lavorare  non solo sul rafforzamento armonico del corpo, ma anche sul suo controllo. Il tentativo è infatti quello di insegnare una serie di esercizi per migliorare la salute, correggere posture errate e ristabilire vigore fisico, ma anche per guidare la mente. 

Il confronto con lo yoga non nasce quindi solo dall’utilizzo di alcune posture dello yoga, ma anche dal voler indirizzare la mente e controllare il corpo. In realtà si tratta di ambiti molto diversi tra loro. Vi elenco le principali differenze:



Pilates:
Yoga:
è un allenamento
è un percorso, una guida, uno stile di vita
gli obiettivi dell'allenamento sono da ricercarsi sul piano fisico
gli obiettivi sono innanzitutto sul piano spirituale
non dispone di alcun esercizio di respirazione
dispone di molti tipi di pranayama per altrettanti scopi
si usano alcuni attrezzi (palla, disco, cerchio)
solo nell'Ivengar Yoga vengono utilizzati alcuni attrezzi (mattoncino, cinte, corde)
descrizione degli esercizi in inglese
descrizione degli esercizi in sanscrito
ha 6 principi definiti: respirazione, baricentro, precisione, concentrazione. La mente deve focalizzarsi su quello che accade nel corpo ed avere controllo dei muscoli
gli asana non hanno principi definiti, ma istruzioni sull'esecuzione
negli esercizi vengono impiegati speciali concetti relativi al corpo: la power house, la posizione neutra, ecc
nello yoga non esistono simili concetti




Anche se è scorretto a priori parlare di obiettivi, in tanti approdano allo yoga per scopi fisici. Si rendono presto conto che non si pratica yoga per un fisico tonico ed elastico, ma lo si fa per vivere in armonia e permettere al nostro corpo, la nostra mente e la nostra anima di convivere in maniera armoniosa. Questo è lo scopo finale dello yoga. Un percorso di ricongiunzione in cui si scopre di non essere entità separate dal creato.



1 commento: